La realizzazione di un acquario per pesci rossi non è una operazione da sottovalutare, per il semplice fatto che gli ospiti sono rappresentati da soggetti abbastanza resistenti. Con questo voglio dire che il pesce rosso, pur essendo il più commercializzato e il più resistente, ha anch’esso delle esigenze che è bene rispettare per permettergli una vita decorosa e dignitosa.
Risulta essere ovvio che chi scrive questa guida condanna assolutamente le condizioni nelle quali troppo spesso questi poveri animali sono costretti a vivere. L’utilizzo di bocce di plastica o di vetro, inadeguati spazi per le loro dimensioni, alimentazione da supermercato e temperature ballerine, sono solo alcune delle sofferenze che vengono impartite al pesce domestico per eccellenza. Pertanto, chi voglia allevare e riprodurre questo meraviglioso pesce, non può non prendere coscienza di alcuni fattori determinanti per la sua salute e il suo benessere.
Come Allestire un Acquario per Pesce Rosso
Innanzitutto, il pesce rosso ha bisogno come tutti gli altri pesci, di un acquario vero e proprio. Il fatto che sia un pesce che tolleri temperature basse non deve ingannare. Anzi, in fatto di acquario, ha necessità quasi pari al Discus! Quindi la vasca deve avere dimensioni adeguate: calcolate che ogni esemplare per crescere bene ed avere una buona qualità da adulto, deve avere a disposizione almeno 40 o 50 lt ciascuno. Se volessimo allevare con successo 4/5 esemplari, quindi un bel gruppetto, non potremmo fare a meno di avere a disposizione una vasca di 250 lt. Come vedete già queste considerazioni possono far rabbrividire all’idea della sua presenza in una boccia di plastica, dove ben presto si ammalerebbe di diverse patologie connesse con la crescita, come rachitismo e quant’altro.
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Stabilito lo spazio necessario, vediamo quali altre caratteristiche deve possedere un acquario dedicato. In fatto di temperatura, sfatiamo un luogo comune: il pesce rosso vive bene con temperature comprese tra i 22-24 gradi. Il fatto che tolleri valori di molto inferiori, non giustifica il fatto di tenerlo in temperature estremamente rigide. Nelle vasche dei negozianti sono tenuti sempre a temperature standard (i classici 25 gradi), pertanto una volta arrivati a casa e inseriti in acqua fredda, subirebbero uno shock termico come tutti gli altri pesci tropicali. Munitevi quindi di un termoriscaldatore che mantenga la temperatura entro i valori consigliati. Dal punto di vista tecnico grande importanza avrà il sistema di filtraggio: il pesce rosso è uno dei più sporcaccioni! Verificate quindi che il filtro dato in dotazione sia un filtro efficiente e che contenga adeguato materiale per il filtraggio biologico e meccanico. Assicuratevi inoltre, che la pompa di ricircolo sia di potenza adatta a processare tutta l’acqua del vostro acquario almeno tre volte completamente in un’ora. Prima di inserire il pesce è bene che il filtro sia portato a completa maturazione, e che ospiti quindi colonie batteriche in grado di completare il ciclo dell’azoto. Questo permetterà ai vostri pesci di sporcare quanto vogliono fino al cambio parziale dell’acqua. Altra componente tecnica è l’impianto di illuminazione. In questo caso molto dipende in che modo volete arredare l’acquario. Precisato che i pesci rossi non hanno problemi di luce, tutto dipenderà dalle piante che inserirete. In generale una componente media vi metterà al sicuro per la scelta di molte piante di possibili utilizzo: uno 0.5 watt per litro dovrebbe essere la scelta ottimale, ma anche una luce più bassa è accettabile.
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Una volta acquistata tutta la strumentazione tecnica necessaria, si può passare alla successiva fase di arredo. In questo potete sbizzarrirvi, pur rispettando alcune esigenze. Lasciate un ampio spazio per il nuoto nella parte frontale della vasca, mentre per il resto potete utilizzare rocce, legni e piante per creare dei piccoli spazi di riposo e di rifugio. Ovviamente le pietre dovranno essere non calcaree, i legni lavorati per l’inserimento in acquario, mentre per quanto riguarda le piante badate bene che siano resistenti. Infatti, il nostro ospite ama volentieri smangiucchiare le piante delicate e di buon sapore: per questo inserite soprattutto coriacee come la famiglia delle Anubias, o altre di cattivo gusto come la famiglia Microsorium. Tutte proliferano con luce bassa e pochi nutrienti, quindi molto facili da mantenere. Inoltre, radicando su pietre e legni, non necessitano di alcuno strato fertilizzante nel substrato. Quest’ultimo è bene che sia di granulometria medio piccola, diciamo 2 mm, le cui particelle siano bene arrotondate per evitare tagli, in quanto il pesce rosso ama smuovere i sassolini quasi continuamente. Anche per questo motivo sconsiglio la piantumazione di piante con apparato radicante nel substrato: in breve tempo le radici sarebbero danneggiate dai nostri pesci. Pertanto uno strato di 4 cm uniforme di substrato di vostro gradimento con quelle caratteristiche di grandezza sarà ben accetto.
Veniamo alla preparazione dell’acqua nella quale ospiterete i vostri pesci. Non ci sono particolari problematiche in tal senso, in quanto l’acqua del vostro rubinetto andrà benone. Questo però, non vuol dire che come per altri pesci tropicali non debba essere trattata adeguatamente con un biocondizionatore, che rimuoverà i metalli pesanti e proteggerà le mucose dei pesci. Per il resto il nostro ospite vivrà bene con valori del tipo: ph 7-8, gh 10-15, kh 9-12, no2 ovviamente assenti, no3 inferiori a 25 mg/lt.
La manutenzione settimanale assicurerà le condizioni ideali per far crescere i vostri pesci in maniera ottimale. Sifonate per bene il fondo rimuovendo la numerosa sporcizia che verrà generata dalla loro attività: per questo è molto importante avere lo spazio frontale libero da arredi e piante. Dal punto di vista alimentare somministrate mangimi specializzati e non acquistate porcherie da supermercato! Anche sotto questo punto di vista il pesce rosso ha le medesime esigenze di tutti gli altri pesci: quindi mangime di ottima qualità, variegato e possibilmente con aggiunta di vitamine. In questo contesto credo per esperienza che sia meglio utilizzabile del buon granulato piuttosto che le classiche scaglie che difficilmente riescono ad essere imbevute di liquidi nutritivi.
Se sarete stati bravi e avrete concesso il meglio delle condizioni possibili ai vostri ospiti, vedrete che vi ripagheranno con la loro simpatia e piena salute, e ben presto se sarete fortunati non tarderanno a riprodursi. Non è semplicissimo ottenere buoni risultati, e questo testimonia a maggior ragione che la scelta di allevare pesci rossi non è così banale come sembra. Infatti, innanzitutto la maturità sessuale viene raggiunta dopo circa due anni, il che non è poco, ed inoltre esiste una certa difficoltà nell’identificare gli elementi maschili da quelli femminili. In linea generale, se siamo fortunati, alla maturità sessuale dovrebbe seguire nel maschio la comparsa dei tubercoli nuziali, ovvero delle macchie bianche che appariranno sugli opercoli branchiali o sul capo del pesce. Spesso, molti scambiano questa novità con la manifestazione di una malattia molto comune in acquariofilia, ovvero l’Ictiofiriasi. Fortunatamente si tratta di ben altro. In quelle situazioni, se anche la femmina è ben matura e disposta sessualmente, il maschio colpirà ripetutamente il suo addome cercando di spronarla alla deposizione delle uova. La femmina di solito se stimolata a dovere e se le condizioni ambientali sono adeguate, risponderà deponendo numerose uova su una superficie prescelta, come una foglia larga o un substrato precedentemente pulito. Il maschio feconderà le uova dopo la deposizione, ma entrambi i genitori saranno potenziali predatori della futura prole. Se volete cercare di salvare un numero notevole di piccoli potete rimuovere il supporto della deposizione e spostarlo in un altro acquario con le medesime condizioni chimico-fisiche. Altrimenti le uova che si schiuderanno rischiano di essere davvero poche. I tempi di schiusa possono variare tra i 3 e i 6 giorni a seconda della temperatura presente in vasca. Per quanto riguarda l’accrescimento degli avannotti, i piccoli consumeranno il loro sacco vitellino per i primi 5 giorni, dopodiché dovrete assicurare loro una alimentazione adeguata, come naupli di artemia, cibo micronizzato e qualche variante vegetale fatta in casa, come zucchine e spinaci sbollentati e sminuzzati.
Per concludere, posso dire non per esperienza diretta, ma per avere osservato acquari dedicati meravigliosi, che se mantenuto nelle corrette condizioni, il pesce rosso è uno spettacolo pari a qualsiasi altro esemplare di pesce tropicale di grande richiamo. E’ simpaticissimo vederlo in giro per la vasca a spostare migliaia di sassolini qua e là. Inoltre, le ormai numerose varianti prodotte in allevamento dall’uomo producono esemplari per tutti i gusti e le circostanze. Pertanto sarebbe bene riconoscere la giusta dignità a questo pesce che troppo spesso viene maltrattato e ridotto ad oggetto di esposizione in bocce di plastica e in condizioni assurde. Un gruppo di Oranda, o di Orifiamma, in uno scenario di grande impatto, daranno tante soddisfazioni che altri allestimenti difficilmente potranno concedervi. Nello stesso tempo cimentarsi nella sua riproduzione, come avete appreso, sarà non meno impegnativo rispetto ad altre esperienze, e l’emozione sarà altrettanto grande. Ricordate quindi che in natura non esiste la banalità; quella è roba per gli uomini. Il pesce rosso, se saprete ascoltarlo, vi insegnerà anche questo.