In questa guida spieghiamo come scegliere un biocondizionatore per acquario.
Un’altra serie di prodotti su cui dovete riflettere in fase di pre allestimento, consistono in tutte quelle componenti che vi serviranno per trattare l’elemento principale del vostro acquario, ovvero l’acqua. In genere l’acqua del vostro rubinetto va benissimo per il vostro scopo, ma sicuramente necessita di alcuni accorgimenti. Premesso che i valori possono variare molto da regione e regione, se non da comune a comune, con il vostro intervento riuscirete a renderla idonea per i pesci e le piante che ospiterete. Infatti, di solito l’acqua del vostro rubinetto contiene tutta una serie di sostanze, come il cloro, che in realtà mettono in serio pericolo le mucose dei pesci tropicali. Una prima accortezza che potete attuare consiste nel preparare l’acqua almeno un giorno prima e lasciarla decantare in grossi secchi o recipienti. Questo lascerà evaporare le sostanze più problematiche per i pesci e la renderà più utilizzabile. Il mio consiglio è quello però di non fidarsi troppo di questa procedura, e al contrario affidarsi a prodotti commerciali molto più efficienti nell’eliminazione di sostanze nocive e disinfettanti presenti nelle nostre acque. Arriviamo quindi all’argomento del paragrafo, i famosi biocondizionatori.
Come Scegliere un Biocondizionatore Acquario
Questi prodotti presenti sul mercato in maniera massiccia e con diverse case produttrici, rispondono tutti alle esigenze di liberare l’acqua da sostanze inquinanti e renderla idonea per l’utilizzo in acquario. Sicuramente, la loro azione testata e resa ufficiale da test di laboratorio, concede una maggior sicurezza all’acquariofilo nell’attività di purificazione. Non solo: tali biocondizionatori svolgono anche una importante funzione di protezione delle mucose dei pesci. Non a caso i negozianti più seri aggiungono spesso una goccia di questi composti nei sacchettini dei pesci che acquistate, proprio per ridurre lo stress da trasporto e proteggere quindi i pesci stessi.
Al di là delle numerose marche presenti sul mercato, per le quali vi farete voi un’idea fidelizzante, tutti esprimono sull’etichetta il corretto dosaggio che deve essere applicato ai litri di acqua sia in fase di primo allestimento, sia in fase di manutenzione. In realtà la proporzione non cambia, ciò che è diverso sono sicuramente i mm da applicare in quanto in fase di allestimento il volume d’acqua sarà sicuramente maggiore che non nei cambi di manutenzione. Vi faccio un esempio: allestisco un acquario di 60 lt netti; la proporzione indicata nel mio biocondizionatore è di 10 ml ogni 40 lt di acqua; applicando tale proporzione risulta evidente che dovrò utilizzare 15 ml del biocondizionatore per trattare l’acqua. Diverso è il discorso nel caso in cui devo sostituire un terzo dell’acqua durante i cambi di manutenzione: in questo caso i litri da preparare sono 20, e quindi i ml del biocondizionatore da utilizzare sono 5.
Come vedete è molto semplice purificare l’acqua con questi flaconcini preziosi. In realtà il loro utilizzo non rende solo possibile la vita per pesci e piante, ma permette l’insediamento di altri importantissimi ospiti nel vostro acquario anche se invisibili: i batteri. L’acqua del rubinetto senza essere trattata, finirebbe per uccidere qualsiasi colonia batterica presente nei filtri dell’acquario: non a caso vedremo nella procedura di manutenzione della vasca che il materiale all’interno del filtro deve essere sciacquato solo con acqua di scarto proveniente dalla vasca. Se al contrario utilizzate l’acqua di rubinetto per pulire la lana di perlon o le spugne del filtraggio meccanico, ucciderete il 90% delle colonie batteriche insediate.
Credo che questo basti per farvi capire l’importanza dell’utilizzo di questi biocondizionatori per trattare l’acqua del vostro acquario, sia in fase di allestimento che di manutenzione. Non vi preoccupate della loro conservazione, nel senso che una volta aperto non esiste il rischio che perda di efficacia nella sua attività. Se possibile mantenetelo solo al fresco, lontano da fonti di calore notevoli; per il resto non necessita di alcuna particolare accortezza.
Ma questo flacone, non è l’unico che dovete acquistare per procedere nella successiva fase di allestimento dell’acquario. Finora, abbiamo parlato di biocondizionatori per trattare l’acqua, ma un altro aspetto fondamentale di alcuni di essi consistono nell’inserire batteri benefici nel vostro filtro. Questa tipologia di biocondizionatori, contengono i famosi batteri capaci di dar vita al famoso ciclo dell’azoto e quindi trasformare le sostanze di rifiuto in altre meno nocive e quindi tollerabili per la salute dei pesci. Anche in questo caso ne esistono varie marche, ma come per i prodotti precedenti tutti sono abbastanza attendibili.
I flaconcini presentano le medesime informazioni dei biocondizionatori purificanti, quindi troverete la giusta proporzione da applicare anche sulla loro confezione. L’unica accortezza, che una volta aperti, dovranno essere consumati nel medio periodo, in quanto col tempo i batteri conservati all’interno possono morire per varie ragioni. E’ utile conservarli al fresco (c’è chi addirittura li conserva nella sezione meno fredda del frigorifero), e lontano dalla luce intensa (non a caso i filtri lavorano al buio).
Vedrete che la loro importanza sarà fondamentale per la fase di allestimento dell’acquario, in particolare in riferimento alla maturazione del filtro. Solo in quel momento avrete la sicurezza che l’ambiente può ospitare i vostri beniamini. A differenza del biocondizionatore classico, che viene applicato direttamente all’acqua in qualsiasi punto della vasca o del recipiente per la manutenzione, i batteri devono essere inoculati direttamente sul materiale di filtraggio meccanico all’interno del filtro, sia esso lana di perlon o spugne filtranti. Nei casi in cui l’accesso sia impossibile, è buona norma inocularli in prossimità della zona del tubo di aspirazione del filtro; questo assicurerà un rapido accesso all’interno del filtro stesso.
Un altro consiglio che vi posso dare è quello di acquistare una siringa in farmacia ed utilizzarla per il giusto dosaggio sia dell’uno che dell’altro componente. In questo modo riuscirete a quantificare per bene i millilitri precisi che vi occorrono dei prodotti in questione. E’ anche vero che molti flaconcini contengono sull’etichetta già una sorta di scala graduata in ml del loro contenuto, quindi potreste basarvi su quella, ma onestamente ho sempre utilizzato la siringa e la trovo molto pratica e sbrigativa. Armatevi di sana pazienza e qualche equazione matematica e vedrete che il loro utilizzo è davvero semplice ed efficace.
Biocondizionatori Acquario più Venduti
Per concludere proponiamo una lista dei biocondizionatori acquario più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2023-09-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API