In questa guida spieghiamo come scegliere un filtro per acquario.
Come Scegliere Filtro per Acquario
Dopo avere analizzato le problematiche relative alla scelta e al posizionamento dell’acquario, e aver concesso qualche spunto generico di indicazioni per la valutazione del reparto luci, mi sembra opportuno procedere nella stessa direzione anche per quanto riguarda il sistema di filtraggio. Infatti, se è vero che nel caso delle luci ciò che viene offerto al momento dell’acquisto non sempre è la soluzione migliore, nel caso del filtro non mi sento di dire che si faccia eccezione. Ma prima di addentrarci nelle consuete valutazioni e consigli che desidero darvi, credo che sia il caso di spiegare un pochino a cosa serva il filtro in acquario. In realtà potete documentarvi tranquillamente su altre sezioni del sito sul ciclo dell’azoto. Ciò che è bene spiegare in questa sede è che solitamente il filtro svolge la funzione fondamentale di purificare l’acqua attraverso la presenza dei batteri al suo interno che trasformano sostanze di rifiuto in sostanze meno nocive e quindi sostenibili dagli esseri viventi che ospitate. Ovviamente la sua funzione non elimina la necessità dei cambi d’acqua periodici, ma rende possibile dare vita all’ecosistema con semplici pratiche di manutenzione. Da tutto ciò capite perfettamente che l’efficienza del filtro è di vitale importanza per la vita ed il successo di ogni acquario, dal più piccolo al più grande.
Chiarito in maniera molto grossolana il concetto, torniamo sull’aspetto pratico del discorso. Se state acquistando una vasca con filtro interno, vi troverete difronte ad una scatola in plastica nera dalla forma schiacciata e allungata costituita da tre sezioni interne: nella prima alloggerete il termo riscaldatore per controllare la temperatura dell’acqua, in quella centrale la lana di perlon per il filtraggio meccanico delle particelle più grandi in sospensione e i canolicchi per l’insediamento dei batteri, ed infine nell’ultimo scomparto, oltre ad altre ceramiche per il filtraggio, alloggerete la pompa di ricircolo che sostanzialmente è il cuore del movimento dell’acqua. Onestamente ritengo che esistono filtri interni davvero poco funzionali ed efficienti: mi riferisco a tutti quelli che funzionano con cartucce di ricambio; se possibile evitateli nella maniera più assoluta. Molto meglio che verifichiate che il vostro filtro interno sia il più semplice possibile, ovvero deve apparire proprio come una scatola a tre scomparti vuota. Questo vi darà modo di poter scegliere in prima persona il materiale filtrante da inserire, in totale libertà sia in riferimento alla qualità che alla quantità. Una volta che seguirete queste indicazioni vedrete che l’allestimento del filtro sarà davvero semplicissimo. Di solito si posiziona con delle ventose nel lato destro dell’acquario, nascondendo di fatto tutta l’attrezzatura ed il materiale che contiene. Risulta essere una buona scelta per il neofita ed estremamente semplice da allestire. Sicuramente molto più economico di altri sistemi di filtraggio.
Se dovessi però propendere per una scelta in fase di acquisto e pre allestimento, sicuramente consiglierei un filtro esterno. Tale tipologia di filtro non viene collocato all’interno della vasca, dando quindi anche il vantaggio di avere più spazio a disposizione e quindi più litri da gestire. Inoltre non è trascurabile l’effetto estetico di osservare solo l’ambiente acquatico riprodotto senza la contaminazione della famosa scatola di plastica. Altro elemento di vantaggio del filtro esterno, coincide con la possibilità che essendo tale, possono essere praticate le attività di pulizia e manutenzione direttamente su di esso, senza mettere le mani in vasca o creare stravolgimenti. Inoltre, grazie alla possibilità di chiudere l’accesso dell’acqua al filtro e rimuovere i tubi di collegamento, è addirittura possibile portarsi il filtro dove si vuole (ad esempio in bagno), per espletare la manutenzione senza sporcare e in assoluta comodità. Per quanto riguarda la potenza filtrante, c’è da dire che a livello di efficienza la situazione non è molto distante da un filtro interno (il concetto biochimico è il medesimo): ciò che rende il filtro esterno più potente, è semplicemente il fatto che essendo esterno può avere le dimensioni maggiori rispetto a quelli interni che devono essere alloggiati in vasca cercando di occupare il meno spazio possibile. Ecco quindi che i filtri esterni avranno la forma di cilindri in plastica (attenzione non contengono il termo riscaldatore che deve essere collocato comunque in vasca), contenenti molti cestelli per alloggiare materiali filtranti, sia meccanici che chimici, e in superficie la presenza della pompa di ricircolo. Data la differenza di mole e di materiale presente, appare ovvia una maggiore capacità filtrante che possiede: vero è, che ne esistono di diverse misure e grandezze ed ognuno potrà scegliere quello adatto alla propria vasca. Un ulteriore consiglio: sovradimensionare il filtro rispetto alla vasca a volte è un vantaggio notevole per la salute dell’acquario e con la scelta di un filtro esterno potrete farlo senza problemi scegliendone uno maggiore.
Non accontentatevi quindi di quello che magari offre la casa di produzione insieme all’acquario che avete acquistato: intendiamoci, nella maggior parte dei casi vengono offerti ottimi filtri, come per esempio il Pratiko dell’Askoll, ma una piccola indagine sull’efficienza di ciò che vi viene venduto è secondo me fondamentale. Infatti, nel caso sia compreso un filtro interno nella vasca, potete sempre conservarlo per successivi o futuri utilizzi e magari scegliere un filtro esterno che vi soddisfi. Oppure nel caso abbiate acquistato un acquario già dotato di filtro esterno potete tranquillamente rivenderlo nel caso vogliate acquistarne un altro modello. In verità la soluzione migliore è quella di trattare con il negoziante e acquistare acquario e filtro con la combinazione voluta ad un prezzo decente. L’unica accortezza che dovete avere è quella di acquistare un supporto che ne preveda l’alloggiamento nel caso optiate per un filtro esterno: in quel caso si rende necessario un mobile chiuso che nasconda il filtro stesso. Questo problema ovviamente non esiste nel caso di filtri interni, che non hanno bisogno di supporti che li nascondano in quanto presenti in vasca.
Stabilito quale tipo di filtro sia congeniale al proprio acquario, cercate di utilizzare materiale di qualità per effettuare la vera e propria attività filtrante. Anche in questo caso basterà orientarsi nelle varie marche e tipologie di canolicchi, ceramiche e resine, per avere un assetto soddisfacente. Per quanto riguarda invece il filtraggio meccanico, se nei filtri interni viene utilizzata di norma la lana di perlon, nel caso dei filtri esterni avremo la presenza di spugne molto comode da sciacquare durante le pratiche di manutenzione. Per quanto riguarda invece la pompa di ricircolo, dovrete valutare la potenza in base al litraggio del vostro acquario, e anche in questo caso le possibilità di scelta sono infinite. Cosa altro dire? Fate la vostra scelta, interno o esterno che sia, l’importante è che allestiate un filtro efficiente per la sopravvivenza del paesaggio acquatico. Ricordatevi che il filtro è il cuore del vostro acquario.
Filtri Acquario più Venduti
Per concludere proponiamo una lista dei filtri per acquario più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2023-03-15 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API