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In questa guida spieghiamo come scegliere un acquaterrario per tartarughe e come creare un ambiente perfetto.
Le tartarughe sono molto apprezzate, e per diversi motivi, non solo perchè sono carine, ma anche perché richiedono poche attenzioni da parte nostra. Naturalmente questo vale solo quando riesci a provvedere al loro benessere e alla loro sicurezza, acquistando un acquario per tartarughe completo di ogni elemento essenziale. Una volta trovato il prodotto perfetto, la piccola tartaruga verrà messa nelle condizioni migliori per crescere. Ecco perché in questa guida scopriremo insieme tutti gli elementi utili per la scelta.
Cosa Sono gli Acquaterrari
In primo luogo, conviene chiarire di cosa stiamo parlando e quali sono gli elementi che distinguono questo prodotto da un semplice acquario. Conosciuto anche come paludario, il prodotto in questione rappresenta il perfetto punto di incontro tra un terrario tropicale e un acquario.
In base alle sue dimensioni, ci permette di ricreare un fantastico ambiente per le tartarughe, colorato, ricco di vegetazione e di piccole cascate o zone lacustri. Si tratta di un’autentica gioia per gli occhi, che ha un suo valore anche dal punto di vista del design degli ambienti domestici.
Proprio come avviene in natura, soprattutto nelle zone tropicali o pluviali, gli acquaterrari hanno un’area sommersa e un’area emersa. In sintesi, ricreano esattamente le migliori condizioni per un animale particolare come la tartaruga. Chiaramente includono pure i componenti essenziali dei comuni acquari, come il sistema di filtraggio dell’acqua, indispensabile per mantenerla limpida e pulita. Alcuni paludari montano anche le lampade, che replicano la luce del sole, e che consentono ai piccoli animali di riscaldarsi quando riposano in superficie.
Ricapitolando, ecco la lista delle parti chiave
-Area sommersa
-Area emersa
–Lampada
-Sistema di filtraggio per l’acqua
–Riscaldatore
La presenza di un ambiente grande e dotato di queste caratteristiche, poi, consente alle tartarughe di muoversi liberamente. Risulta essere importante che ciò avvenga, i muscoli delle gambe hanno bisogno di movimento per non atrofizzarsi. Risulta essere per questa ragione che bisogna sostituire quanto prima la classica vaschetta in plastica, che i venditori ci forniscono insieme alle giovani tartarughe al momento dell’acquisto.
Come Scegliere Acquaterrario per Tartarughe
Vediamo come scegliere un acquaterrario iniziando dalle dimensioni.
Il discorso relativo alle dimensioni cambia in base alle tartarughe, perché ogni esemplare ha delle necessità diverse dagli altri. In ogni caso, un acquaterrario non dovrebbe mai avere delle misure inferiori a 100 centimetri x 50 centimetri. Le dimensioni in questione, infatti, vengono considerate come il minimo per garantire condizioni accettabili. Un paludario di questo tipo, per fare un esempio, basta per allevare tre esemplari circa di piccole tartarughe.
Il riscaldatore è un componente essenziale per gli acquaterrari, dato che lo stato delle tartarughe dipende anche dalle temperature interne del paludario. Le temperature possono essere gestite mediante l’installazione di un riscaldatore. Questo accessorio è dotato di termostato, quindi consente una facile regolazione dei valori, mantenendo stabile la temperatura. Il livello minimo corrisponde a 25 gradi, mentre la potenza del riscaldatore viene indicata sempre in watt, da un minimo di 25 ad un massimo di 300 W.
Infine, il termoriscaldatore è molto semplice da montare, visto che va fissato nell’acquario tramite una ventosa. Il consiglio, comunque, è di sistemarlo in una zona complessa da raggiungere per le tartarughine.
Come anticipato poco sopra, il sistema di filtraggio è un elemento indispensabile per il funzionamento di un acquaterrario sicuro per questi animali. La filtrazione dell’acqua avviene per merito di due tipologie di filtri, ovvero quelli interni e quelli esterni.
-Filtri interni. Un sistema di filtraggio interno è composto da un filtro a spugna, dal carbone attivo e da una pompetta per il tiraggio dell’acqua. Ne esistono di diversi tipi, e di solito questi filtri vengono inseriti in una nicchia dentro l’acquario, per esempio realizzata separando un angolo del paludario con un tronco decorativo. In questo luogo andrà sistemato il sacchetto con il carbone attivo, la pompetta dell’acqua e il tubo di uscita. Generalmente i filtri di questa tipologia vengono scelti per i piccoli acquaterrari con un solo esemplare, perché richiedono molta manutenzione, e perché non riescono a depurare acque con molti escrementi.
-Filtri esterni. Il filtro esterno è il più costoso in assoluto, può arrivare ad un prezzo superiore ai 100 euro, ma ha moltissimi vantaggi. In primo luogo le operazioni di manutenzione sono rapide e semplici, e in secondo luogo questi accessori riescono ad eliminare il problema dei cattivi odori. Il riciclo dei liquidi avviene in modo costante, assicurando una depurazione completa del paludario. Inoltre, i filtri esterni sono comodi da manutenere e da pulire, visto che basta svuotare il contenitore.
Ti abbiamo già anticipato che le tartarughe sono animali particolari, che richiedono la presenza sia di un’area emersa che di una zona sommersa. Fisiologicamente vengono considerate come rettili a tutti gli effetti, e sono acquatiche e terrestri. Nello specifico, gli animali in questione sfruttano le zone sommerse per nutrirsi e per dormire, mentre le aree emerse sono utili per prendere il sole e per l’esplorazione.
Di conseguenza, hanno la necessità di emergere dall’acqua e di salire su un’area esterna, possibilmente illuminata e riscaldata da una lampada UVB specifica per loro.
I modi per allestire le zone emerse sono tantissimi, e concedono ampio spazio alla creatività. Basta infatti prendere spunto dagli ambienti naturali di tipologia tropicale o pluviale, per avere mille soluzioni utili. I già citati tronchetti sono una soluzione molto classica, così come i sassi e le pedane in sughero.
Naturalmente è possibile fissare questi elementi anche ai bordi interni dell’acquario, utilizzando per esempio del silicone.
Il nostro consiglio è di ricreare almeno una nicchia dentro il paludario, imitando una piccola grotta, così da offrire riparo alle tartarughe. C’è chi sceglie soluzioni come le radici di mangrovia, e chi invece acquista direttamente questi gadget, il loro costo si aggira intorno ai 10 euro. Bisogna invece fare molta attenzione ai materiali, perché alcuni non sono adatti in certe circostanze. Per farti un esempio concreto, i gadget in sughero possono essere usati per gli acquaterrari con piccole tartarughe, ma non per quelli con esemplari grandi. Questi ultimi, infatti, masticherebbero il materiale riducendolo in briciole, che andrebbero ad intasare la pompa del filtro. Con i sassi, invece, non si corre alcun pericolo.
L’illuminazione è un aspetto chiave, e deve essere montata sulla zona superiore dell’acquario, ad una distanza compresa fra i 25 e i 30 centimetri. Se si supera questo valore, si perdono tutti i benefici legati al riscaldamento della lampada a raggi UVB. Il consiglio, comunque, è di scegliere un sistema di illuminazione appositamente pensato per un acquaterrario, completo di lampade UVA, UVB e Spot. Risulta essere possibile rinunciare all’acquisto del sistema di illuminazione solo se l’acquario riceve costantemente la luce naturale, dunque se esposto ai raggi del sole.
Acquaterrari per Tartarughe più Venduti
Per concludere proponiamo una lista degli acquaterrari per tartarughe più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2023-09-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API