In questa guida spieghiamo come scegliere un test acqua per acquario.
Tutti conoscono l’importanza dell’utilizzo di determinati prodotti per agire sulle condizioni dell’acqua e renderla idonea ad ospitare pesci tropicali in acquario. L’elemento per eccellenza che avrà il ruolo fondamentale nella riuscita o meno della vostra creazione è infatti l’acqua. Se la prima preoccupazione che dovete porvi è quella di renderla utilizzabile per l’allestimento, esiste un altro aspetto altrettanto importante che non dovete trascurare, il continuo monitoraggio dei valori.
In effetti a meno di approfondire l’argomento, nessuno immagina l’acqua come il risultato di diversi elementi che incidono o meno su determinate sue caratteristiche. Se volete davvero calarvi nell’ottica dell’acquariofilia, iniziate a pensare ad essa come un complesso insieme di variabili soggette a fenomeni di mutazione in base a tutta una serie di eventi. Vista in questo modo, la problematica della sua valutazione impone un monitoraggio costante dei valori di elementi riscontrabili in vasca, in quanto molte specie di pesci e piante sono in grado di proliferare in alcune condizioni e perire facilmente in altre. Fortunatamente la rilevazione di alcune sostanze chimiche presenti in acqua non è poi così complessa, grazie soprattutto a facili test di verifica che possono essere acquistati senza problemi. Quindi armatevi di buoni propositi e procedete all’acquisto.
Come Scegliere Test Acqua
Questi famosi test sono fondamentali sia in fase di allestimento che in fase di controllo della salute della vasca e vi daranno ottime indicazioni su come agire per mantenere costanti determinati valori ed evitare nocive soglie di tolleranza sia per i pesci che per le piante. Non voglio annoiarvi sulla spiegazione fisico-chimica di queste componenti, che troverete citate e spiegate in diverse sezioni del sito, ma come già esposto nei precedenti paragrafi di pre-allestimento, mi limito a darne una visione pratica ed essenziale.
Chiarito questo, ritengo che i test che consiglio di acquistare almeno all’inizio della vostra avventura, sono rappresentati da misurazioni di Ph, Kh, Gh, No2, No3, che rispettivamente rappresentano i valori di acidità dell’acqua, di durezza carbonantica, di durezza totale, di nitriti, di nitrati. Ognuno di questi elementi ha la sua spiegazione specifica in acquario e soprattutto servirà ad informarvi se la qualità dell’acqua che volevate ottenere è effettivamente reale. Ma procediamo per gradi.
La misurazione del ph consiste, come del resto anche tutti gli altri test, in una confezione che prevede una piccola boccetta di reagente e una piccola provetta in plastica, di solito graduata in 5 ml e 10 ml. L’altro punto di riferimento che dovrete osservare è di solito rappresentato da una scala colorimetrica che associa a determinate tonalità di colore i relativi valori misurati. Prendendo in considerazione tutte queste osservazioni dovete procedere nel prelevare con la solita utilissima siringa, un campione dell’acqua del vostro acquario ed inserirlo nella provetta data in dotazione. Successivamente vi viene richiesto di inserire un numero di gocce del reagente all’interno della provetta e aspettare che si stabilizzi la colorazione che assume l’acqua. Una volta recepita la tonalità, dovete confrontarla con la scala colorimetrica e quindi associare il valore scritto. In questo modo sapremo se abbiamo acqua con valori elevati di ph, ovvero superiodi a 7, e quindi acqua basica, o al contrario se avremo valori bassi con acqua acida o leggermente acida. Ciò risulta molto importante per tutta una serie di motivi: scelta dei pesci che tollerano il valore misurato e parimenti piante adatte a tale valore; non solo, il valore di ph, insieme a quello del kh, potrà tranquillamente dirvi che tipo di concentrazione di Co2 avete in vasca. Come vedete, sia la preparazione che l’effettuazione del test è semplicissima e richiede pochissimo tempo. Vero è, che esistono molte altre attrezzature in grado di fornire misurazioni più accurate e precise, avvalendosi di sonde che possono determinare il monitoraggio continuo del valore, ma a livello di prezzo la spesa ovviamente sale di molto. Al contrario, i test tramite reagenti assicurano un rapido calcolo del valore ricercato e soprattutto una spesa sostenibile per qualsiasi tasca.
La misurazione dei valori di Kh e Gh, sostanzialmente avviene con le stesse modalità, ma in maniera leggermente differente. Infatti una volta preparato il campione dell’acqua del vostro acquario, dovete aggiungere una goccia dopo l’altra aspettando che viri il colore dell’acqua da blu a giallo. Mi spiego meglio: alla prima goccia la vostra acqua inizierà a colorarsi di blu chiaro e man mano che ne aggiungerete delle altre il colore si rafforza fino a diventare giallo, grazie anche al leggero movimento della provetta che eserciterete dopo ogni goccia. Il valore dell’elemento ricercato coincide con il numero di gocce necessario al viraggio del colore. Quindi se ho dosato 5 gocce per far virare il colore da blu a giallo, significa che il mio kh è appunto 5. Come vedete in questo caso non esiste nessuna scala colorimetrica da confrontare, ma solo osservazione del viraggio del colore e conteggio delle gocce di reagente necessarie per farlo avverare. La misurazione risulta fondamentale di questi valori, soprattutto perché vi dirà che tipo di durezza dell’acqua avete raggiunto: valori elevati vi daranno un’acqua dura, che non tutti i pesci e piante tollerano, e nello stesso tempo valori bassi vi daranno acqua tenera, che parimenti necessita di pesci e piante adatte a questa composizione. Calcolate che in genere la nostra acqua di rubinetto è un’acqua basica, con ph elevato e dura, con kh e gh altrettanto elevati. Imparerete come agire su queste componenti nella guida di allestimento che vi presenterò in successione.
Per quanto riguarda invece i test con reagente di nitrati e nitriti, entrambi vengono attuati con le stesse identiche modalità del test di ph, ovvero con il confronto finale con scale colorimetriche; l’unica differenza consiste nel test No3 dove oltre alle solite gocce di reagente, bisogna versare nella provetta anche un dosaggio preciso (di solito un cucchiaino dato in dotazione) di reagente in polvere. La loro misurazione risulta fondamentale soprattutto in fase di manutenzione della vostra vasca. Infatti entrambi i valori misurano le sostanze di rifiuto che si generano in acquario, di cui alcune più tollerabili e altre assolutamente no: in base al ciclo dell’azoto, i batteri trasformano l’ammoniaca prima in nitriti e poi in nitrati che sono più sostenibili. Quindi tenete ben presente che i nitriti devono essere sempre pari allo 0, altrimenti i vostri pesci saranno a rischio in men che non si dica, e i nitrati non devono superare la soglia dei 20 ml/g per avere condizioni buone in vasca. Se viene superato il valore suddetto, un buon cambio d’acqua ristabilirà valori inferiori idonei alla salute dei vostri pesci. Questi test sono quindi ottimi elementi per valutare quando effettuare la manutenzione con il cambio dell’acqua: infatti, tenete conto che ogni acquario avrà una sua esigenza in tal senso, dipendente dalla popolazione che avete inserito, dalle modalità di somministrazione del cibo e dall’efficienza del filtro. Le misurazioni di tali valori vi diranno dopo quanti giorni indicativamente dovete procedere al cambio d’acqua, perché il filtro non riesce a smaltire o trasformare tutte le sostanza di rifiuto prodotte in acquario.
Esistono infine, tipologie di test anche per altri elementi sensibili e sostanze che dovete tenere sotto controllo, come i fosfati, il rame e altri elementi fondamentali per il controllo delle alghe. Ma onestamente imparerete da soli ad approfondire queste tematiche: ciò che mi interessa è per adesso stabilire i concetti di base. E inoltre, scusatemi la presunzione, si spera che non ne avrete bisogno! Tralascio altre tipologie di test, come i famosi test permanenti di misurazione di Co2, oppure i famosi test a “strisce” che con una sola misurazione vi dicono tutti i valori degli elementi esposti, che secondo il mio modesto parere sono solo una perdita di tempo: a quel punto se e quando avrete queste esigenze sono sicuro che una buona attrezzatura tecnica vi ripagherà di ogni sforzo. Per il momento considero i test con reagente ancora la soluzione migliore per la presa di coscienza dei valori che avete in vasca.
Un ultimo consiglio, cercate di attenervi alla medesima linea di test, nel senso che potrebbe essere un errore acquistare test del ph di una marca, quello del kh di un’altra e così via. Molto più sicuro affidarsi ad un cofanetto della stessa marca più o meno completo dei test che volete applicare.
Test Acqua Acquario più Venduti
Per concludere proponiamo una lista dei testi acqua per acquario più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2023-09-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API