Si calcola che il gruppo dei pesci comprenda approssimativamente quarantamila specie. Oggi, con il perfezionamento degli impianti moderni, almeno duemila di queste possono venir raccolte negli acquari di acqua dolce o di acqua marina; vengono scelte per la bellezza dei colori, per lo splendore e la stranezza delle forme e anche per la maggiore facilità di adattamento a un ambiente artificiale e alla convivenza con altre forme.
Non è certo possibile elencare e descrivere tutte queste duemila specie, sebbene ognuna di esse abbia un particolare interesse sia per aspetto sia come espressione biologica.
Ci contenteremo di elencarne un certo numero, suddividendole (anche per comodità degli acquaristi volenterosi che volessero intraprendere un’attività di allevamento o di ibridazioni) appunto a seconda del loro modo di riprodursi. Seguiamo in questo metodo alcuni fra i più moderni autori che hanno trattato l’argomento e soprattutto facendo tesoro dell’utilità che tale suddivisione ha apportato alla nostra esperienza.
SPECIE OVIPARE
Ciprinidi
Si tratta di una famiglia che comprende moltissime specie che, allo stato libero, sono diffuse in quasi tutti i paesi. Anatomicamente i ciprinidi hanno due caratteristiche particolari: quella di possedere in gola una o due file di creste ossee invece di denti, e quella di possedere, almeno nella maggioranza delle specie, uno o due paia di barbigli sul muso o delle piccole escrescenze sul corpo.
Sono pesci facili da mantenere e da allevare, vivono in branchi e tollerano varie temperature di acqua. Ne elenchiamo alcune tra le specie più comuni.
Ciprino dorato o pesce rosso (Carassius auratus). Di origine asiatica, importato in Europa alla fine del XVIII secolo. La sua lunghezza varia tra i 10 e i 30 cm.
Gli adulti hanno un colore giallo-rosso dorato, i giovani bruno. La temperatura ottimale per essi va da O a 23°C, vivono bene insieme ad altre specie e sono onnivori. Dal Ciprino dorato sono state ottenute per mutazione o ibridazione molte varietà con colori diversi o macchie sul corpo. Ve ne sono con occhi a bolla e con occhi telescopici.
La riproduzione (ovipara) ha luogo quando l’acqua è molto abbondante. La deposizione ha luogo in primavera, nelle prime ore del mattino. Le uova restano attaccate alle piante del fondo o alle pareti della vasca. L’incubazione dura 2-3 giorni. È bene separare gli avannotti dai voraci adulti. Il Ciprino dorato è assai longevo, si dice che un individuo possa vivere qualche decina d’anni.
Barbo pinna bruna (Barbus conchonius). Di origine indiana, per quanto nella grandissima quantità di varietà presenti negli acquari ve ne siano anche di africani. La sua lunghezza è di 4-5 cm, la livrea è verde e argentata. I maschi del Conchonius hanno il ventre rosato che, all’epoca della riproduzione, diviene rosso. Sono pesci che vivono bene alla temperatura tra 16 e 20°C, ma possono tollerare gli sbalzi di calore, sono vivaci, vivono facilmente con altri, sono onnivori.
La riproduzione è ovipara, la femmina depone abbondantissime uova sulle piante del fondo, la schiusa avviene in uno o due giorni.
Vi sono, come si è detto, numerose varietà di barbi, tra essi ricordiamo come i più interessanti il Barbus everetti o « Pesce clown » a riflessi smeraldini con macchie di diversi colori e il « Barbo dalla testa purpurea » (Barbus nigrifasciatus) con la testa rosso-bruna e il corpo argenteo.
Danio malabarico (Danio malabaricus). Originario dell’Oriente, si ritrova talvolta nelle zone più calde dell’Europa. Lungo 10 cm al massimo, ha la livrea azzurro metallico con larghe bande multicolori. La pinna anale è rossa. La temperatura ottimale del suo ambiente è di 20±25°C. È vivace e socievole, mangia prede vive e preparati artificiali. La riproduzione è ovipara in acqua più calda del normale. Per l’accoppiamento la femmina deve essere isolata in un piccolo acquario con folta vegetazione in cui poi si introduce il maschio, che in seguito non ammetterà la presenza di un’altra femmina, che feconda le uova cadute sul fondo. Subito dopo la deposizione, i due adulti vanno tolti dal piccolo acquario perché non divorino le uova. Gli avannotti nascono dopo 24 ore e sono subito attivi e voraci.
Danio zebrato (Brachydanio rerius). Di origine indiana, lungo 5 cm, con bellissimi colori gialli, azzurri e dorati che tuttavia impallidiscono se il pesce non si trova a suo agio nell’acquario o se viene incrociato incautamente con altri pesci.
La temperatura adatta è di 20±25°C, l’alimentazione migliore è quella artificiale mista a prede vive.
La riproduzione è ovipara, simile a quella del danio mala-barico. Gli avannotti sopportano bene i mutamenti di temperatura e sono assai resistenti.
Pesce cardinale (Tanichthys albonubes). Di origine cinese, lungo al massimo 5 cm, è facile da allevare, molto vivace, ma non gli si confanno acque a temperatura elevata. I colori sono bruno-verdastri con linee azzurre e dorate. È onnivoro, ma i giovani hanno bisogno di frammenti di uova sode. La riproduzione è ovipara e simile a quella prima descritta per il danio. I piccoli sono resistenti anche alle temperature fredde.
Rasbora (Rasbora neteromorpha). Originario della Malesia e dell’India è oggi molto diffuso in Europa. Lungo 5 cm, ha bellissimi colori, bianco argento, rosa e azzurro, con una macchia nera a triangolo sulla coda. Temperatura richiesta tr 20 e 25°C. È onnivoro, di temperamento vivace.
La riproduzione, ovipara, per molto tempo si credette impossibile in acquario e, ancor oggi, è difficile. È necessaria soprattutto la presenza di moltissime piante su cui la femmina depone le uova che si schiudono dopo un paio d’ore. Gli avannotti sono delicatissimi.
Vi sono diverse varietà di rasbore, alcune delle quali lunghe anche 10-12 cm; moltissime altre non si riproducono in acquario (Rasbora maculata, R. perciforata, R. elegans, ecc.).
Rodeo amaro (Rhodeus amarus). Di diffusione europea, lungo 6-8 cm, ha il dorso grigio-verde e il ventre candido. Ama l’acqua fresca, è molto tranquillo.
Onnivoro, preferisce i vegetali, le prede vive e briciole di pane o pasta. È un pesce robusto.
La riproduzione è interessante: nel periodo adatto, il colore del maschio si tinge di riflessi rossi, mentre la femmina mostra attaccato al ventre un ovopositore tubolare. Bisogna, in questo momento, deporre sul fondo dell’acquario alcune conchiglie d’acqua dolce che, stuzzicate dalla coppia, schiudono le loro valve, tra le quali la femmina depone le uova che il maschio feconda. I piccoli, nati nella conchiglia, ne escono dopo circa un mese, quando misurano già 2 cm e nuotano da soli.
Ciprinodontidi
La famiglia conta molti esemplari ricercati, per quanto aggressivi, spesso predaci e pericolosi perché muniti di denti; non possiedono barbigli. Sarà quindi opportuno mantenerli in vasche dove non convivano con pesci piccoli, loro facile preda.
Panchax (Panchax chapesis o Epiphatus chaperi). Originario dell’Africa orientale, lungo 3-:-4 cm, ha la testa piatta e la bocca molto larga. La colorazione è olivastra con il ventre a riflessi azzurri e verdi e con fasce nere sulle pinne. Il maschio ha la bocca orlata di rosso. Vive a una temperatura di 20 o 25°C, si nutre solo di prede vive.
La riproduzione, come per tutti i membri della famiglia, richiede molta acqua e poca luce e avviene in inverno. Le uova sono deposte sulle piante galleggianti e sarà bene, subito dopo la deposizione, trasferire tali piante in un acquario caldo (almeno 24°C). L’incubazione dura circa 15 giorni. Se le nascite avvengono in tempi diversi, occorre separare gli avannotti più grandi da quelli appena nati.
Kap-Lopez o Pesce lira (Aphyosemion australe). Originario dell’Africa, è talvolta chiamato pesce lira per la forma della pinna caudale dei maschi. È lungo 6 cm, i maschi sono bruni e blu-verde iridescenti con riflessi rossi e arancio. La pinna caudale è orlata di azzurro. La femmina è bruna con macchiette rosse e la coda rotonda. La temperatura adatta è di 22 o 26°C e l’acqua deve essere leggermente acida. Si tratta di pesci tranquilli che amano nascondersi tra le piante. Richiedono grandi quantità di prede vive.
La riproduzione, ovipara, è preceduta da una sorta di danza della coppia. Le uova sono deposte sulle piante e si schiudono dopo circa 20 giorni. Dopo la deposizione gli adulti vanno allontanati.
A questa famiglia appartengono altri esemplari con caratteristiche molto simili (Aphyosemion coeruleum, A. bivittatum, A. calabaricum, ecc.).
Siluridi
Le specie appartenenti a questa famiglia sono più di un migliaio. Molte di esse hanno intorno alla bocca lunghi filamenti la cui funzione non è ben chiara. Si tratta probabilmente di una sorta di deterrente per i compagni di ambiente.
Pesce gatto (Amisurus nebulosus). Originario del Nord-America, può raggiungere anche 40 cm di lunghezza. I colori sono grigiastri e gialli sul ventre. Vive bene in vasti acquari freddi dove si muove pigramente in cerca di prede vive. La riproduzione è ovipara, ma quasi impossibile in un acquario limitato. In libertà gli adulti sono divoratori delle loro stesse uova.
Pesce di vetro (Ambassis lala). Di origine indocinese; per quanto lungo oltre 15 cm, è assai bello e interessante in acquario. Il suo corpo appiattito, infatti, è roseo argentato ma mostra in trasparenza lo scheletro e i visceri interni. Ama l’acqua a temperatura fra 22 e 28°C, è assai vivace e mangia prede vive ma in quantità limitata. La sua riproduzione non è possibile in acquario.
Ciclidi
Gli appartenenti a questa famiglia sono certo i più splendidi e vistosi tra quanti si possano ospitare in acquario, soprattutto quando all’epoca della riproduzione assumono colori straordinari.
Scalare o Pesce vela (Pterophyllum scalare). Originario dell’Amazzonia, di grande bellezza. Misura oltre 15 cm di lunghezza e 15-20 cm di altezza, il suo corpo è appiattito, bianco argenteo col dorso rosso-bruno, come le lunghe pinne. Il corpo è percorso verticalmente da fasce scure, che diventano nere nel periodo della riproduzione. L’acqua deve avere una temperatura di 21 o 22°C in inverno e in estate tra 25 e 30°C. Si tratta di pesci tranquilli e lenti che non possono essere tenuti con altre specie più rapide e voraci. Sono onnivori, ma necessitano di abbondante cibo animale. La riproduzione è ovipara, difficile a verificarsi se non in acque bene illuminate, in perfetto equilibrio chimico. La coppia si isola in modo evidente, e se la temperatura dell’acqua è sui 30°C, si affretta a sgombrare gli steli delle piante per deporvi le uova (gli steli possono essere sostituiti da cannelli di vetro verde) e resta nei dintorni per 2±3 giorni agitando l’acqua con le code.
Al momento della schiusa, i piccoli restano attaccati alla pianta per mezzo di sottili filamenti che lasciano verso il quinto giorno per nuotare da soli. Per un paio di mesi essi vanno nutriti con alimenti artificiali in polvere e più tardi con dafnie o briciole di vermi. L’acqua deve essere abbondante, a temperatura costante, e l’acquario ricco di vegetazione. Durante il periodo precedente la schiusa gli scalari vanno lasciati tranquilli, altrimenti divorano le uova.
Altre varietà di scalari sono lo Scalare alto o Grande Scalare (Pterophyllum scalare scalare) e lo Scalare brontolone (Pterophyllum scalare eimekeri).
Pesce gioiello africano (Hermichromis bimaculatus). Di origine africana, lungo tra 8 e 15 cm, deve il nome scientifico a due macchie nere sulla testa e presso la coda. La femmina è rosso-bruna, il maschio è rosso con macchie azzurre. Amanti dell’acqua tra i 15 e i 28°C, questi pesci sono vivaci, aggressivi e avidissimi di prede vive. Ad evitare gli scontri fra appartenenti alla stessa specie occorre preparare sul fondo nascondigli di rocce.
La riproduzione è ovipara. Le uova sono deposte sul fondo o sulle piante. La femmina, il cui ventre diventa rosso, le ossigena battendo la coda. Nascendo, gli avannotti si scavano piccole tane nella sabbia del fondo. I genitori ne hanno grande cura.
Manlbruter minore o multicolore (Haplochromis multicolor). Originario dell’Egitto, lungo non più di 8 cm, ha il corpo giallo-bruno con riflessi multicolori e striature scure. Le pinne sono anch’esse striate. La temperatura dell’acqua deve essere tra 18 e 28°C. L’alimentazione è costituita da piccole prede vive. La particolarità di questi pesci è il loro minimo bisogno di ossigeno.
La riproduzione è ovipara. All’epoca della deposizione, l’aspetto e i colori della coppia si alterano straordinariamente. La deposizione stessa avviene tra marzo e maggio in acqua a 21 -:-28″C. Le uova sono deposte in buchette sulla sabbia del fondo, fecondate e quindi prese in bocca dalla femmina, che deve essere lasciata sola per i quindici giorni della « cova », durante i quali non prende cibo. Dopo la schiusa la madre nutre gli avannotti con piccole prede vive e li accoglie di nuovo nella sua bocca in caso di pericolo.
Labirintidi
Questa famiglia è molto complessa anche per la caratteristica tipica dei suoi appartenenti: quella di assorbire non solo l’ossigeno dall’acqua, ma anche dall’aria per mezzo di un organo speciale detto labirinto. Questo fa sì che, come in libertà possono restare a loro agio nelle basse paludi, così possono vivere in acquari con poca acqua e, spesso, restare a galla per un certo tempo.
Un’altra caratteristica è relativa alla riproduzione, come vedremo nei casi particolari. Quello che si deve notare soprattutto è la grande bellezza e la notevole aggressività di alcune specie.
Pesce combattente (Betta splendens). Originario del Siam, può raggiungere una lunghezza di 7 cm. La femmina ha una livrea modesta, bruna con strisce scure. Invece i colori del maschio sono bellissimi, anche perché dalla forma primitiva di color bruno con punti verdi, macchie rosse e pinne rosse a striature verdi sono stati selezionati individui dalle tinte ancora più spettacolari.
La caratteristica più evidente è costituita dalla lunghezza delle grandi, ondeggianti e delicate pinne dorsali e caudali. I maschi sono estremamente aggressivi e si combattono, lacerandosi le pinne e riducendole a veli strappati. Per questo i maschi in acquario debbono essere sempre isolati e spesso uniti alle femmine solo per il tempo necessario alla riproduzione.
L’acqua deve essere a una temperatura tra 18 e 32°C. Le bette sono carnivore. Poiché in libertà esse trascorrono periodi di letargo nel fango delle paludi, occorre disporre di un acquario a fondo fangoso per consentire i periodi di riposo. La riproduzione in acquario deve avvenire per gradi. Dapprima si deve lasciare la femmina sola in acqua almeno a 28°C, dopo di che si immette il maschio nell’acquario. Questi si porta in superficie, abbocca una grossa quantità d’aria e la riemette sotto forma di molte bollicine vischiose che si attaccano l’una all’altra, formando una sorta di isolotto lungo una decina di centimetri. Questo lavoro richiede qualche ora, dopo di che il maschio spinge la femmina verso il nido così preparato e comincia con essa una specie di lunga danza che dura anche un giorno intero, durante la quale i colori delle livree si fanno splendidi. Quando la femmina comincia a deporre le uova, il suo compagno le prende nella bocca e le depone sull’isolotto di bollicine. Le uova sono moltissime, spesso qualche centinaio, e sono tutte deposte nel corso di tre o quattro ore. Allora si può togliere nuovamente la femmina che appare esausta, lasciando al maschio la cura di sorvegliare la schiusa, che avviene dopo 48 ore. Gli avannotti sono sottilissimi e fragili, soffrono degli sbalzi di temperatura, devono essere nutriti di infusori. Appena prendono forma occorre isolare i maschi perché non si battano tra loro. Gli avannotti diventano adulti dopo circa tre mesi.
Tricopside vittato o Gourami brontolone vittato (Ctenopus vittatus o Trichopsis vittatus). Originario dell’Indonesia, è un pesce bellissimo e molto ricercato. 11 suo nome è dovuto al fatto che nell’epoca della riproduzione la vibrazione di un organo interno produce un suono simile a un brontolio. La sua lunghezza supera i 6 cm. Il corpo è bruno con macchie rosse sul ventre. Le pinne sono picchiettate di rosso e giallo, con fasce scure. La temperatura richiesta è 20 26°C. Preferisce le prede vive e in acquario è molto tranquillo. Presenta molte e belle varietà (Colisa fasciata, piuttosto grande, Colisa labrosa, con strisce oblique sui lati, Trichopopus trichopterus o Trichogaster leeri).
Scatofagidi
Pesce argo (Scathophagus argus). Originario, con altre varietà, dell’Australia e dell’India. Lunghezza massima 20-i-25 cm. Il corpo è sottile come un disco appiattito, le pinne dorsale e anale sono divise in due: una porzione è costituita da aculei spinosi erettili, l’altra è flessibile. Il colore è vario, di solito bruno con macchie rotonde nere. Richiede una temperatura tra 18 e 25°C, in acqua lievemente salata con comune sale da cucina. È avido e onnivoro, richiede prede vive, vegetali, alimenti secchi. Il suo nome vuol dire « mangiatore di rifiuti » perché divora anche gli escrementi degli altri pesci.
La riproduzione non è possibile in acquario: le uova deposte non si schiudono.
Gobidi
Le specie appartenenti a questa famiglia sono diffuse in tutto il mondo: ve ne sono di marine, altre rimangono in acque salmastre, altre ancora cercano le acque dolci.
Pesce vespa (Brachygobius anthoronus). Originario, con molte varietà, dell’Indocina. Lungo 4-5 cm è vivace e richiede una temperatura tra 23e 28°C. Teme tuttavia gli sbalzi di temperatura e soffre se l’acqua si raffredda. Il suo colore è bruno con fasce trasversali gialle e argento. La sua specialità, come per tutti i membri della famiglia, è una ventosa al di sotto del corpo che gli permette di fissarsi alle pietre del fondo. È onnivoro. Il Pesce vespa va inoltre sorvegliato perché salta facilmente fuori dall’acquario.
La riproduzione è ovipara. Le uova sono deposte sulle piante o sulle pietre e richiedono una temperatura di 28°C. Dopo la deposizione la femmina va isolata e il maschio veglia sulla schiusa ventilando con le pinne le uova. Gli avannotti mangiano infusori nei primi giorni e poi crostacei schiacciati.
Caracini o Caracidei
È una famiglia composta di varie specie sparse nelle acque dolci di vari continenti.
Tetra giallo di Rio (Hiphessobrycon flammeus). È di larga diffusione in Brasile, nella zona di Rio. Lungo 5 cm, ha la parte terminale del corpo e le pinne rosse, la parte anteriore gialla con fasce nere. Richiede temperature di tra 18 e 24°C divora prede vive ma necessita di molte piante in acquario.
Tra le varietà simili ricordiamo il « Tetra neon », con una striscia verde-blu elettrico, facile ad allevare e il « Tetra gracile », verde iridato, che teme la luce e nell’ombra appare translucido. La riproduzione, che avviene a 2 anni, richiede due maschi per ogni femmina. La deposizione ha luogo in acqua a 24°C. Le uova si raggruppano sulle piante e, dopo 2+3 giorni, avviene la schiusa. I piccoli crescono rapidamente.
Tetra nero (Gymnocorymbus termetzi). Originario del Paraguay. Dai bellissimi colori, argento con fasce scurissime e vellutate, sono lunghi tra 4 e 6 cm. Richiedono una temperatura tra 24 e 30°C, sono onnivori e molto tranquilli.
Nella riproduzione le uova cadono sul fondo dell’acquario e si schiudono dopo 24 ore; è bene tenere lontani i genitori. Coracino dalle pinne rosse (Aphyochanes rubropinnis). Originario dell’Argentina, molto robusto e resistente, può vivere in acquari freddi. Lungo tra 4 e 6 cm è di colore verde oliva con fianchi blu e verde argentato, pinne rosse. È onnivoro.
La riproduzione è preceduta da un periodo in cui i pesci saltano fuor d’acqua e quindi occorre prendere le opportune precauzioni. Ogni femmina ha bisogno di due maschi, di acqua limpida, di temperatura tra 23 e 28°C. Le uova si attaccano alle pietre del fondo e si schiudono dopo circa 36 ore. I genitori vanno allontanati dopo la deposizione. Portalanterna (Hemigrammus ocellifer). Originario dell’A-niazzonia, raggiunge una lunghezza massima di 5 cm, il corpo è dorato con una macchia rossa presso la coda. Richiede tra 20 e 26°C di temperatura. Sono pesci vivaci ma tendono a raggrupparsi tra loro. Mangiano prede vive. Necessitano di molta luce: i loro occhi sono luminosi nell’ombra, e da questo fatto il nome, perché captano la luce che cade dall’alto.
Una varietà, l’Hemigrammus caudovittatus, resiste bene nell’acqua fredda ed è molto più grande (12 cm).
Nannostoma (Nannostomus aripirangensis). Originario di Aripiranga, nell’Amazzonia, è molto piccolo (3 cm) con dorso bruno, ventre bianco e fascia nera, oro e rosso longitudinale. Le pinne sono rosse.
Mangia prede vive, richiede una temperatura tra 22 e 30°C. È un pesce molto bello e interessante, ma la riproduzione è difficile perché i suoi avannotti sono delicatissimi.
Callitidi
Questo gruppo di pesci è, secondo alcune moderne classificazioni, stato separato dai siluridi di cui faceva parte, a causa della diversità di alcuni particolari anatomici, come, ad esempio, le placche ossee presenti sul dorso. Sono pesci molto comuni e utili perchè, come si è detto nei capitoli precedenti, servono egregiamente da « spazzini » negli acquari.
Coridora con l’elmo o Pesce spazzino (Corydoras paleatus). Originario dell’Argentina. Lungo al massimo 8 cm, ha dorso e fianchi verdi a strisce e macchie nere, mentre il ventre è giallo. Vive alla temperatura tra 13 e 28°C, è onnivoro e la sua voracità è molto utile per la pulizia dell’acquario.
Il gruppo comprende molte specie, come il C. ondulatus, il C. hastatus, il C. aeneus, ecc., che tuttavia non si riproducono in acquario.
La riproduzione del Corydoras paleatus richiede una temperatura di 25°C. La femmina depone le uova contro le pareti dell’acquario, sulle pietre del fondo o sulle piante. Dopo la deposizione è bene isolare i genitori; la schiusa avviene dopo 6 giorni.
Cobitidi
Questo gruppo di pesci assomiglia molto ai Ciprinidi, ma presenta sul muso barbigli più folti. Anch’essi sono utili alla pulizia dell’acquario.
Acantoftalmo della Malesia (Acanthopthalmus kuhli). Originario di Giava e di Sumatra. Ha una forma allungata, molto simile a una anguilla (8 cm), di colore aranciato a macchie scure. Richiede una temperatura da 27 o 28 gradi, è onnivoro. Data la fragilità della sua pelle sarà bene evitare sul fondo pietre acuminate, sostituendole piuttosto con argilla. Si riproduce di rado in acquario.
Loricaridi
Come i callitidi anche questi pesci hanno sul dorso placche ossee, ma il loro aspetto è più slanciato.
Pesce pulivetro (Hypostomus plecostomus). Risulta utile nell’acquario quanto e più della Coridora. Originario della Tailandia è lungo circa 15 cm; è di colore bruno-verdastro con striature scure. Si nutre di alghe, di cibi animali e secchi. Richiede una temperatura di 16 :–27°C. Questi pesci hanno una bocca ventrale provvista di un apparato succhiatore che aderisce alle pareti delle vasche e ne raschia le alghe che utilizza come cibo, eliminando così quei rivestimenti verdi o bruni che rendono spiacevole l’aspetto dell’acquario. Sono consigliabili gli esemplari più giovani, dato che gli adulti sono aggressivi. La riproduzione non è possibile in acquario.
SPECIE OVOVIVIPARE
I più diffusi pesci ovovivipari d’acquario appartengono alla famiglia di Ciprinodontidi e si distinguono, come dice il nome, per la fecondazione interna delle uova che restano nel ventre materno fino alla schiusa.
Gambusia o Pesce leopardo (Gambusia affinus). Si tratta di pesci di origine americana la cui taglia varia dai 3 cm per il maschio ai 7 cm per la femmina. Sono grigi a riflessi azzurri e viola, spesso con macchie scure. Vivono alla temperatura di 8 o 10°C. Aggressive e voracissime di prede vive, prima di figurare negli acquari alcune specie di Gambusie sono state usate per liberare dalle larve di zanzara stagni e paludi.
La riproduzione è ovovivipara. Molti maschi si contendono una femmina, che viene fecondata da uno di essi. La gestazione, a una temperatura di 24°C, dura 5 settimane; di più se l’acqua è più fredda.
Gli avannotti, che nascono vivi e vivaci, nuotano subito verso il fondo, sono già molto robusti. Conviene fare attenzione a che i genitori non divorino la prole.
Guppy o Pesce milione o Pesce arcobaleno (Lebistes reticulatus). Originario della Guyana, è di facile allevamento e non richiede molto spazio. I maschi misurano 2,5 cm, le femmine 5 cm. Il colore delle femmine è verde argentato, quello dei maschi è molto vario, dal verde argento al roseo dorato. Il nome di pesce milione è dovuto all’enorme quantità di esemplari che si muovono in gruppo allo stato libero. La temperatura richiesta è tra 16 e 22°C.
Si tratta di pesci onnivori, ghiotti di cibi animali così che, come le Gambuse, vengono usati per la lotta alle zanzare. Sono vivaci e socievoli, ma sensibili agli sbalzi di temperatura.
La riproduzione è simile a quella descritta in genere per gli ovovivipari.
Portaspada (Xiphophorus helleri). Il nome è dovuto al fatto che la pinna caudale del maschio è fatta come una sorta di spada.
Originario del Messico, è molto diffuso. Il maschio è lungo 8 cm, la femmina 12 cm. Presenta colori vistosi: verde, azzurro con fasce rosse e madreperla, ecc. Richiede acqua a 20±28°C.
Vivaci e socievoli, questi pesci giocano tra loro e saltano, ma è bene mettere un solo maschio tra le femmine, a causa della loro aggressività. Sono onnivori.
Il processo di riproduzione è il consueto, ma richiede acqua molto abbondante. Sono facili le ibridazioni tra Portaspada e il Platy variegato.
Platy variegato o Pesce pappagallo (Platy paecilus maculatus). Originario del Sud America, è molto piccolo, presenta moltissime varietà e viene usato per ibridazioni. Il maschio misura 3 cm, la femmina 7 cm. I colori sono vari (nero e rosso, azzurro dorato, ecc.) I Platy amano l’acqua calda (tra 18 e 28° C) sono onnivori ma ghiotti di alghe. Sensibili alle variazioni di temperatura, preferiscono acqua leggermente acida. Sono molto tranquilli e socievoli. La riproduzione è la consueta. È preferibile che avvenga in estate.
Mollienisia velifera o Ciprinodontide della Vela (Mollienisia velifera). Originario dello Yucatan, è molto ricercato per la sua bellezza. La pinna dorsale, molto sviluppata, ha forma di una vela. La femmina è lunga 15 cm, il maschio 12 cm. I colori sono ricchissimi: rosa, azzurro, rosso, turchino. La temperatura richiesta è tra 22 e 30°C. È onnivoro ma preferisce le alghe, la lattuga e gli spinaci cotti e tritati. Gli avannotti vanno nutriti spesso e abbondantemente. Sono pesci vivaci ma non aggressivi, talvolta hanno slanci di irritabilità. Oltre a questa specie ve ne sono altre tra cui il « Black molly » o « Liberty » il cui maschi« è nero vellutato con macchie rosse.
La riproduzione è la solita. L’età adulta è contrassegnata dalla crescita della vela .