Indice
In questa guida spieghiamo come scegliere un impianto CO2 per acquario.
Migliori Impianti CO2 per Acquario
Vediamo quali sono i migliori impianti CO2 per acquari.
Askoll CO2 Pro Green System
Dopo avere provato il sistema Askoll CO2 Pro Green, posso dire che si tratta di un sistema di ottima qualità, ideale per gli acquari fino a 200 litri. Una delle caratteristiche che ho particolarmente apprezzato è l’effetto positivo che ha avuto sulle mie piante d’acquario. dopo l’installazione, ho notato che hanno iniziato a crescere in modo molto più rigoglioso e florido.
La bombola ha una durata notevole, può durare fino a 12 mesi, il che è un enorme vantaggio per chi non vuole preoccuparsi di cambiarla frequentemente. Però, durante il suo utilizzo, ho osservato che ogni tanto il sistema eroga qualche bolla in più rispetto a quanto previsto. Anche se non rappresenta un problema grave, ho trovato utile controllare almeno una volta al mese che la quantità di anidride carbonica erogata sia quella corretta.
Per quanto riguarda la marca Askoll, ritengo che non ci sia molto da discutere: è un nome consolidato e di fiducia nel settore degli acquari. Considerato il prezzo, ritengo che ci sia margine di miglioramento, in particolare per quanto riguarda la taratura dell’uscita delle bolle. La necessità di utilizzare una chiave a brugola per effettuare le regolazioni e la tipologia di operazione possono risultare un po’ difficoltose.
Devo comunque ammettere che i materiali utilizzati per il sistema sono di alta qualità. Ho anche testato la zona del riduttore alla ricerca di eventuali perdite e, fortunatamente, tutto sembra essere in ordine.
In conclusione, consiglierei l’Askoll CO2 Pro Green System a tutti coloro che desiderano mantenere piante e pesci in ottima salute all’interno del loro acquario. Nonostante quale margine di miglioramento, è un sistema solido e affidabile.
- Impianto A Co2 Integratore Di Anidride Carbonica Per Acquari E Piante Completo Facile E Pratico Garantisce Risultati Eccellenti: Verde Rigoglioso E Pesci Sani
- Il Micronizzatore Contabollicine ha un setto poroso sinterizzato che micronizza la CO2 dispersione minima massimo rendimento
- Il riduttore di pressione è autoregolante ed ha una valvola di precisione, una valvola di sicurezza interna e una valvola di non ritorno. Durata stimata 1 anno a 4 bolle al minuto. Per acquari fino a 200 litri
- Contenuto del kit: bombola usa e getta da 500g di CO2 pura, diffusore contabollicine con l'esclusivo setto poroso, riduttore di pressione a pistone con valvola di sicurezza e valvola di non ritorno, tubo di raccordoflessibile in poliuretano anti dispersione di co2 anidride carbonica, chiave a brugola per la regolazione ad alta precisione e sensibilità
- E' un prodotto Made In Italy ed il produttore fornisce sempre tutti i ricambi
Ultimo aggiornamento 2024-11-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
JBL ProFlora Bio
Dopo avere sperimentato vari impianti di CO2, posso dire che il JBL ProFlora Bio è un sistema che ha mi ha colpito sotto diversi punti di vista. In termini di qualità e funzionalità, si posiziona sicuramente tra i migliori che ho avuto modo di testare.
Il sistema è completo, con tutte le funzioni necessarie per essere efficace. Però, ci sono alcuni aspetti che mi fanno preferire altri impianti che ho avuto modo di provare. La prima limitazione riguarda la sua capacità: con una portata ideale per acquari di massimo 160 litri, potrebbe non essere adatto a chi ha acquari di dimensioni maggiori. Ma la vera pecca, almeno per me, è la durata della bombola: 80 giorni possono sembrare sufficienti, ma rispetto ad altre soluzioni sul mercato, è decisamente inferiore.
Nonostante queste limitazioni, va sottolineato che si tratta di un prodotto di alta qualità. E se non si dispone di un gran numero di piante in vasca, il JBL ProFlora Bio potrebbe rivelarsi un’ottima scelta, in quanto un minore numero di piante potrebbe tradursi in un minore consumo di CO2 e, quindi, in una durata maggiore della bombola.
L’impianto inizia a mostrare segni di funzionamento dopo circa 24 ore dall’installazione, momento in cui è possibile osservare le bollicine salire lungo la spirale del reattore, un dettaglio visivo molto apprezzabile. E un ulteriore punto a favore è la possibilità di regolare la quantità di bollicine erogate; con il passare del tempo, mentre la concentrazione di CO2 nell’acqua aumenta, le bollicine diventano più piccole, segno di un sistema ben tarato e reattivo.
In definitiva, nonostante alcune limitazioni, JBL ProFlora Bio è un solido investimento per chi cerca un impianto di CO2 di qualità e non ha bisogno di una grande capacità o di una lunga durata della bombola.
- 80 giorni di concimazione naturale CO2: per una crescita sana delle piante e meno alghe. Kit Bio CO2 per acquari da 50 a 160 l.
- Montaggio semplice: pronto all'uso in pochi minuti.
- Naturale: produzione di CO2 tramite processo di fermentazione biologica, 40 giorni di produzione uniforme di CO2 grazie al sistema di ammortizzazione immediata a lunga durata, ricaricabile, miglioramento della crescita delle piante rosse, sottili e delicate, diffusore espandibile.
- Nessuna bombola a pressione necessaria, tubo di CO2 appositamente schermato.
- Contenuto della confezione: 1 x JBL ProFlora bio 80 eco, sistema di fertilizzazione Bio CO2, 64446, con Serbatoio di reazione con camicia termica, 2x set di ricarica, diffusore di CO2, tubo di CO2, dispositivo di sicurezza del flusso di ritorno.
Ultimo aggiornamento 2024-11-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Aquili Co2 System
Il mondo degli impianti di CO2 si caratterizza per la presenza di un grande numero di prodotti, ma ogni tanto ci imbattiamo in un modello che ci colpisce, e l’Aquili Co2 System è uno di questi. Dopo averlo testato a fondo, posso affermare con certezza che Aquili si sta affermando come un marchio degno di nota, mantenendo le promesse e talvolta superando le aspettative.
Per chiunque sia alla ricerca di un equilibrio tra qualità e prezzo, questo impianto potrebbe essere la risposta. Le sue caratteristiche sono in linea con quelle offerti da marchi di punta come Askoll, una bombola con una durata che arriva a 12 mesi e adatto a vasche fino a 200 litri. Ma Aquili ha fatto un ulteriore passo avanti, includendo un sistema per il test della CO2, aggiungendo un ulteriore strato di valore al prodotto.
Il design pratico del riduttore di pressione è intuitivo e facile da maneggiare, anche se la sua precisione potrebbe non essere paragonabile a quella dei modelli regolabili con chiave a brugola. Però, un piccolo inconveniente riguarda il tubo trasparente fornito, che risulta essere piuttosto corto, non superando il metro e trenta di lunghezza. La bombola inclusa si è dimostrata affidabile, con un’erogazione costante e una durata di due mesi e mezzo con un ritmo di circa 8-10 bolle al minuto.
Dove l’Aquili Co2 System mostra qualche difetto è nel diffusore. A mio avviso, la qualità in questo caso lascia a desiderare. Il mio consiglio è di considerare l’acquisto di un diffusore alternativo, magari in acciaio inossidabile.
A mio parere, quindi, Aquili Co2 System è un prodotto valido con alcuni margini di miglioramento. Se cercate un impianto di CO2 che offra un buon rapporto tra qualità e prezzo e una bombola di lunga durata, questo potrebbe essere l’impianto giusto per voi.
- Impianto di CO2 per acquari medi e grandi
- Piante grandi e robuste - ph stabile
- Facile da usare e con test per misurazione continua della CO2
Ultimo aggiornamento 2024-11-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Come Funziona un Impianto CO2 per Acquario
Ogni acquariofilo che sogna uno spettacolare acquario ricco di vegetazione sana e rigogliosa non può fare a meno di un efficiente sistema di erogazione di anidride carbonica. Tralasciando gli effetti benefici di una buona fertilizzazione tramite co2 in acquario, possiamo affermare che ormai il settore dell’acquariofilia propone una moltitudine di sistemi di erogazione, ognuno con dei pregi e dei difetti differenti. Personalmente ho testato come ottimo il sistema dell’Askoll, per cui mi dilungherò nella descrizione di questo tipo di impianto che comunque non differisce da quelli classici così definiti.
Un sistema completo di erogazione della co2 è in definitiva costituito da
-Il riduttore di pressione che si avvita alla bombola: questo contiene una valvola a spillo che regola la fuoriuscita di co2, le entrate per i due eventuali manometri di bassa e alta pressione, il beccuccio per l’aggancio del tubicino in poliuretano che porta la co2 in vasca;
-Una bombola non ricaricabile di 500gr usa e getta;
-Il tubicino in poliuretano per effettuare il collegamento tra il riduttore di pressione e il diffusore in vasca della co2;
-Il diffusore di co2, dotato di setto poroso capace di micronizzare le bolle di co2 e contabolle incorporato;
-Eventuali manometri di bassa e alta pressione: il primo indica a che pressione si sta inserendo co2 in vasca, il secondo indica quanta co2 residua c’è nella bombola.
Il sistema va impostato in base a vari parametri e in base alle nostre esigenze di fertilizzazione. In linea generale innanzitutto si procede verificando che la valvola a spillo del riduttore di pressione sia ben chiusa (ma senza forzare troppo altrimenti si rischia una rottura della valvola stessa). Successivamente si può rimuovere il cappuccio protettivo posto sull’estremità superiore della bombola. A questo punto si può avvitare il riduttore di pressione alla bombola stessa facendo bene attenzione che la filettatura degli elementi venga a coincidere perfettamente e ci sia un aggancio verticale puro. Si procede inserendo la prima estremità del tubicino in poliuretano nel beccuccio del riduttore di pressione: di solito si può tagliare il tubicino in base alle nostre necessità e alla distanza della vasca. In effetti spesso l’impiantino viene posizionato all’interno del mobile di supporto dell’acquario, quindi in basso. Verificare che la lunghezza del tubicino sia sufficiente per coprire la distanza rispetto alla vasca e al posizionamento che faremo del diffusore. In riferimento a quest’ultimo, l’ulteriore passo che andremo ad effettuare riguarda il riempimento della sua base con dell’acqua dell’acquario: per farlo basta utilizzare una comunissima siringa, aspirare dell’acqua dalla vasca e inserendo l’ago nel buchino inferiore del diffusore, trasferirla semplicemente. Fate attenzione a riempire solo metà dello spazio presente e non tutto. Infatti il riempimento dell’acqua servirà solo ed esclusivamente per contare quante bolle al minuto andremo a somministrare. Una volta effettuato questo passaggio possiamo collegare l’altra estremità del tubicino proprio al diffusore. Non resta che posizionare il diffusore nella posizione corretta e aprire la valvola a spillo: la posizione migliore sarà verticale proprio al di sotto del tubo di mandata del filtro. Infatti in questo modo le bollicine verranno letteralmente sparate nella vasca e quindi a maggior contatto con l’acqua si scioglieranno con più efficienza determinando un minor spreco di gas. Una volta aperta la valvola con l’apposita chiave data in dotazione, molto lentamente, riusciremo a trovare il giusto equilibrio di erogazione: nel mio caso volendo ottenere una buona concentrazione di co2 con un kh pari a 4 e un ph costante a 6.8, ho iniziato con 20 bolle al minuto per poi arrivare ad una somministrazione ottimale di circa 40/45 bolle. Non esiste una regola di quante bolle vadano impostate, nel senso che dipende dalle esigenze che ognuno ha nella propria vasca e dagli strumenti di controllo di cui uno si dota. Nel mio caso avendo un ph metro con elettrovalvola la situazione è stata questa. In ogni caso è necessario tenere sotto controllo i valori di ph e kh per sapere quanta co2 state sciogliendo in acqua e quindi regolare l’afflusso di bolle al minuto. Come al solito per avere delle direttive in tal senso è necessario consultare la tabella che mette in relazione questi tre valori legati dalla formula matematica di riferimento co2ppm=3*kh*10^(7-ph.
L’importante è imparare a dosare bene l’apertura della valvola, altrimenti si rischia di sprecare molta co2 senza ottenere risultati, imparerete che piccoli incrementi di apertura della valvola aggiungono molte bolle al minuto. Inoltre date tempo alla co2 di uscire, nel senso che l’effetto di incremento non è immediato, quindi non vi aspettate subito molte bolle che escono dopo un vostro giro di chiave, e soprattutto non avendo questo effetto non continuate a girare: quello che otterrete sarà una successiva sparata di bolle con spreco notevole. Abbiate pazienza e aspettate che il tutto si stabilizzi.
Il sistema non ha bisogno di grandi manutenzioni, se non riguardo la sostituzione della bombola (in questo caso ricordatevi di chiudere sempre la valvola a spillo prima di svitare la bombola dal riduttore di pressione) e la pulizia del setto poroso del diffusore. Quest’ultima operazione va effettuata a distanza di un mese, un mese e mezzo o comunque ogni volta che se ne ravveda la necessità: piccole alghe ed escrementi possono ridurre di molto l’efficienza dello strumentino. Utilizzando uno spazzolino con setole di media durezza, si ottiene una buona pulizia senza danneggiarlo. Inoltre se notate un consumo eccessivo di co2, con inspiegabili bombole svuotate in breve tempo, verificare che non abbiate perdite nei collegamenti dell’impiantino o nel tubicino: utilizzare dell’acqua insaponata per vedere se si formano delle bollicine e in caso positivo sarà quello il nostro punto di perdita.
Vero è che il passaggio ad una bombola ricaricabile è consigliatissimo, per il semplice fatto che abbiamo un notevole risparmio economico. Calcolate che una bombola usa e getta da 500 gr costa sia in rete che nei negozi circa 20/22 euro. Una bombola ricaricabile da 2 kg, quindi di circa 4 volte superiore, si può acquistare nei centri antincendi della propria città a circa 40/50 euro, ma con una spesa successiva delle ricariche di soli 5 euro. In effetti questa differenza non deve stupire, poiché ciò che costa davvero nelle usa e getta è il ferro, non certo la co2 che ha un costo bassissimo, e la tassa di smaltimento che il negoziante deve includere. Per trasformare l’impianto in ricaricabile, oltre la bombola basta un’ulteriore spesa di circa 11 euro per acquistare un adattatore universale del riduttore di pressione alla bombola stessa, la scelta di questo passaggio vi assicuro che vi alleggerirà di molto dalle spese per assicurare la co2 alle vostre piantine. Ma capite da soli dati alla mano che conviene a occhi chiusi.
Le bombole ricaricabili sono disponibili in varie forme e dimensioni e soprattutto varie capienze: facilmente in commercio sono reperibili formati da 1 kg, 2 kg o 4 kg a seconda delle esigenze dell’acquariofilo. In generale comunque, tutte sono dotate di manopolina di apertura della co2 (provocando in caso positivo lo stesso effetto della valvolina a pressione della usa e getta) e attacco per i vari riduttori di pressione. In questo caso quindi sarà prima necessario aprire tale manopolina e poi successivamente agire sulla valvola a spillo del riduttore di pressione per tarare le bolle al minuto. Tenete conto che se anche la vostra scelta ricada su un impianto Askoll (garantisco ottimo prodotto), il vostro riduttore di pressione è già tarato a 2 bar, quindi davvero non dovete far nulla di diverso da quello che vi ho scritto.
In conclusione, un sistema di fertilizzazione di co2 risulta facile da assemblare e da utilizzare, ma soprattutto indispensabile per chi voglia davvero fare la differenza per avere belle piante e rigogliose in acquario. L’ottimo tecnologico si raggiunge con l’aggiunta di un phmetro con elettrovalvola.
Impianti CO2 per Acquario più Venduti Online
Per concludere proponiamo una lista degli impianti CO2 per acquario più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-17 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API