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Colori iridescenti e grandi pinne sono due elementi che catturano l’attenzione di chiunque ammiri un acquario. Parliamo del Betta splendens, noto anche come pesce combattente o pesce siamese combattente. Affascinante come pochi, questo pesce è indicato per chi desidera allestire per la prima volta un acquario ed è alla ricerca di esemplari che non richiedano in fondo cure particolari o eccessive. Basta una vasca di circa trenta litri con acqua dal pH leggermente acido, intorno al 6.8, mentre sul fondo sono preferibili ghiaino e torba o comunque un substrato tendente ai colori scuri.
Il Betta splendens è disponibile in numerosi ceppi ornamentali tutti diversi sia per colorazione che per qualità e prezzo, ma nella maggioranza dei negozi oggi sono disponibili quelli con pinne a velo veiltail e coda allungata, prodotti nel sud est asiatico o nell’Europa orientale.
Ecco qualche altro esemplare
Halfmoon, dalla coda ampia a 180 gradi
Crowntail, con pinne dai raggi molto allungati che danno al pesce un aspetto aggressivo
Plakat, le cui pinne hanno la forma originaria corta e arrotondata
Tenendo invece conto della colorazione, vi sono i Bicoloured, che hanno un unico colore sul corpo e un altro sulle pinne, i Butterfly, con il colore del corpo che si estende per parte della pinna per poi fare posto a una seconda tonalità, e i Marbled, che hanno due o più colori, ma sotto forma di macchie.
Allestimento dell’Acquario e Caratteristiche dei Betta Splendens
Nome e fama di questo pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia Osphronemidae sono dovuti all’indole abbastanza aggressiva. In origine il Betta Splendens veniva chiamato pla kat , pesce che morde. Questa caratteristica viene non a caso oggi sfruttata in Thailandia per organizzare scommesse sulle battaglie tra pesci combattenti, iniziative discutibili che servono anche a determinare quali esemplari abbiano maggiore forza e dunque possano essere scelti per una successiva riproduzione.
L’atteggiamento minaccioso del Betta Splendens è rivolto a ogni pesce che entra nel territorio del maschio. Per questo motivo, il consiglio è di inserire per ultimo questo pesce per evitare che si appropri di tutto ciò che è nella vasca. Viste queste particolari caratteristiche, si consiglia poi di allevarli da soli o con specie tranquille per fare in modo che non si verifichino aggressioni o competizione per il cibo. Da evitare, in modo particolare, pesci che abbiano pinne grandi o forma simile in quanto il maschio potrebbe considerarli come rivali e dunque attaccarli o mordere loro le pinne. Dato il carattere impetuoso, è consigliabile allevare solo un singolo individuo maschio in ogni vasca, mentre è possibile inserire un numero maggiore di femmine.
In natura, questo pesce si trova in acque tranquille come paludi, risaie, ruscelli e laghetti. Se inserito in vasca, il Betta splendens preferisce un acquario piantumato, caratterizzato dalla presenza di piante ad alto fusto e piante galleggianti. Radici e rami sono indicati per creare zone ricche di ombra. Per offrire loro ulteriore riparo, è possibile inserire in acquario anche vasi di terracotta rovesciati, foglie secche e pezzi di tubo. Essendo poi abituato all’acqua calma, il Betta Splendens richiede che la corrente in uscita dal filtro non sia eccessiva. L’acquario deve essere tenuto coperto, il Betta Splendens tende a saltare facilmente, e mai riempito fino all’orlo, visto che questo pesce ha bisogno di accedere di tanto in tanto allo strato di aria umida che si forma sopra la superficie dell’acqua.
Le specie del genere Betta, inoltre, hanno un organo respiratorio accessorio che prende il nome di labirinto e permette loro di respirare aria in una certa misura. Attenzione alla temperatura dell’acqua che dovrebbe essere sempre mantenuta sui 25 o 27 gradi. I Betta splendens sono infatti molto sensibili ai cambiamenti.
Alimentazione dei Betta Splendens
Se in natura si nutre soprattutto di insetti e altri piccoli invertebrati e zooplancton, in vasca il Betta Splendens accetta i mangimi secchi un scaglie o granuli, ma sarebbe bene offrire regolarmente anche piccoli alimenti freschi o congelati per fare in modo che lo sviluppo sia fisico che della colorazione raggiunga risultati ottimale.
Bisogna inoltre fare attenzione a non eccedere con il cibo, questo tipo di pesce tende a ingrassare facilmente.
Riproduzione dei Betta Splendens
Esteticamente più colorati, i maschi presentano pinne più grandi rispetto alle femmine. Inoltre, i Betta maschio possono raggiungere gli otto centimetri di dimensione, mentre le femmine non superano i cinque centimetri. Possiedono tre pinne impari e due pari, mentre il corpo è cilindrico affusolato e la bocca si trova in posizione superiore.
Per una riproduzione migliore, si consiglia di allestire un acquario dedicato solo a questo particolare momento, che abbia un coperchio per garantire la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l’acqua. Il motivo è presto spiegato, gli avannotti necessitano di questo particolare ambiente per fare in modo che lo sviluppo dell’organo labirinto non venga compromesso. La coppia di Betta Splendens non deve mai essere separata prima che ci sia stata la deposizione delle uova. Il maschio può costruire il nido dal filtro preferendo non avere la femmina nelle vicinanze.
Una volta scelta la coppia, occorre inserire nella vasca prima la femmina, attendere qualche giorno e poi fare ambientare anche il maschio. All’inizio può risultare utile una lastra di vetro mobile che permetta ai due pesci di vedersi ma di non venire a contatto. La vista della femmina, inoltre, porta il maschio ad accelerare la costruzione del nido formato da piccole bolle d’aria che dovrà raggiungere un diametro di sette centimetri almeno per considerarsi completato.
L’atto sessuale si verifica di solito sotto al nido in un abbraccio tipico per questi esemplari di pesci. Prima il maschio inizia il corteggiamento con una danza intorno alla femmina in modo da mostrarle colori e pinne, poi avvolge il suo corpo intorno a quello della partner. Quando vengono rilasciati sperma e alcune uova, la femmina procede a prenderli tra le pinne pelviche e il corpo. Le uova possono raggiungere anche il numero di 250 o 300. A questo punto il maschio le trasferisce nel nido, mentre la femmina recupera eventuali uova cadute. In ogni caso, come spesso capita per i pesci, è compito del maschio accudire le uova fino alla schiusa, curare il nido, aggiungere ulteriori bollicine e fare pulizia togliendo le uova che non sono state fecondate.
Le uova si schiudono in 24 o 48 ore e restano nel nido in media per quattro giorni nutrendosi con le sostanze presenti nel sacco vitellino. Quando gli avannotti iniziano a crescere e a nuotare liberamente, il maschio perde tutto l’interesse mostrato fino a quel momento non considerando i piccoli pesci come suoi figli. Nei primissimi giorni di vita gli avannotti devono essere seguiti e alimentati con grande attenzione. Per un tasso di crescita ottimale è buona norma offrire a questi pesci piccole quantità di cibi due volte al giorno e variare gli ingredienti. Inoltre, non bisogna mai cambiare troppa acqua in una sola volta, ma preferire piccoli cambi regolari che non causino problemi.