I laghi europei sono senza dubbio habitat ideali per ospitare molte varietà di pesci e piante. In effetti in un sistema abbastanza chiuso di acque, come può essere quello di un lago, vengono a confluire e a depositarsi numerosi nutrienti dovuti alle precipitazioni e alle sostanze organiche rilasciate dagli ospiti. Non essendoci una corrente d’acqua, come nel caso dei fiumi e dei torrenti, che smuove spesso e volentieri i vari nutrienti, questi si depositano tranquillamente sul fondo generando un substrato fertile adattassimo alla proliferazione di molte specie vegetali. La presenza di resti di rami in acqua contribuisce allo scenario appena descritto, nonché il confluire di una miriade di insetti d’acqua che rappresentano ulteriore cibo per i pesci e gli anfibi. In particolare la vegetazione riesce a modificare il paesaggio acquatico in maniera sostanziale, soprattutto durante le stagioni calde, quando il lago assorbe molta luce. Molte specie fuoriescono dalla superficie e caratterizzano ancora di più lo specchio d’acqua creando i presupposti per la riproduzione di molte specie acquatiche e non. Di solito questo è reso possibile dalla conformazione geologica del lago europeo, che ha fondali poco profondi non essendo stato originato da eventi vulcanici o movimenti teutonici come nel caso di quelli tropicali.
Ovviamente la grande quantità di luce che colpisce lo specchio d’acqua genera anche la proliferazione di alghe unicellulari. Queste spesso rendono l’acqua del lago verdognola e apparentemente melmosa: in realtà sono anch’esse un’ottima fonte di cibo per tanti pesci erbivori ed altri animali che popolano le acque. Spesso spariscono o si dimezzano quando le piante si diffondono e prendono il sopravvento. Accade in natura quello che noi cerchiamo disperatamente di riprodurre in acquario: un vantaggio naturale delle piante rispetto alle alghe competitrici. Intendiamoci, è impossibile annullare completamente le alghe in natura così come in acquario, ma ridurle al minimo si può. Le fonti di cibo sono molteplici in questi ambienti: lumache, rane e piccoli girini, invertebrati di vario genere e insetti fanno tutti parte della catena alimentare. La vegetazione nei dintorni del lago è sempre abbastanza folta a causa del terreno fertile comunque generato dal piccolo movimento delle acque. Sicuramente la zona centrale è leggermente più profonda ed offre un accumulo di substrato fertile maggiore. E’ soprattutto qui che proliferano molte piante acquatiche di solito ospitate con successo nei nostri acquari: pensiamo ad esempio all’Egeria Densa, al Ceratofillo, Eleocharis Acicularis, Lysimachia Nummularia. La superficie inoltre ospita fitte schiere di gigli d’acqua, ma anche piante ben conosciute come la Pistia Stratiotes, Eichornia Crassipes e Lemna minor.
La propagazione di queste piante acquatiche galleggianti assume un importanza notevole per molte specie nel lago, sia dal punto di vista alimentare sia per quanto riguarda la possibilità di riprodursi tra le radici lunghe e sottili di questi esemplari. Nelle acque del lago possiamo trovare molte specie, piccole e grandi, di pesci e anfibi, nonché organismi filtratori come le cozze d’acqua dolce. Spesso i lucci, i persici e altre specie la fanno da padrone, essendo i predatori per eccellenza di questi ambienti. Ma anche i pesci più piccoli come gli spinarelli riescono a difendersi in maniera egregia, attraverso la formazione di branchi numerosi e movimenti veloci. Anche i grandi predatori del lago possono però essere predati da animali terrestri che si trovano a loro agio nell’acqua, come lontre, roditori in generale ed alcune specie di uccelli. I pesci più piccoli nello stesso tempo possono contare su una fonte alimentare altrettanto notevole: larve di insetti, vermi e piccoli avannotti di altre specie possono rappresentare un buon bacino di risorse. Vero è che tutto ciò accade soprattutto in estate, quando le elevate temperature consentono alle piante di proliferare e generare molto cibo e attrattiva per molti insetti. Non a caso in questo periodo avvengono le riproduzioni delle specie acquatiche. Durante la stagione fredda, invece, non avvengono riproduzioni a causa della scarsità di cibo e di ambienti vegetali idonei. Durante l’inverno i pesci sostano nelle zone più riparate del lago in attesa che il freddo passi: gli avannotti sopravvissuti alle predazioni estive ora hanno tutto il tempo per crescere e diventare adulti e dare origine ad una propria discendenza durante l’estate successiva.
Allestimento
L’allestimento di questo biotopo è abbastanza semplice. Potete divertirvi a ricreare il fondale del lago in maniera originale e a piacimento utilizzando qualche roccia, molti legni e posizionando le piante nei punti giusti. L’importante è, come al solito, lasciare una zona di nuoto libero per i pesci, che simulerà le acque aperte del lago. Il substrato può tranquillamente essere rappresentato da ghiaietto di dimensioni medio grandi, e per il resto potete utilizzare una colorazione scura. Abbiate l’accortezza di impostare un fondo fertilizzante in base alle piante che deciderete di inserire, in modo da riprodurre il fondo molto nutriente che di solito troviamo nel lago europeo. In particolare la presenza di legni assicurerà ottimi nascondigli per i pesci che inserirete e tutto sommato simula abbastanza bene ciò che accade in natura: spesso le cime degli alberi intorno al lago sconfinano oltre gli argini e quando si seccano possono anche cadere in acqua spinti dal vento. Vedrete che gli ospiti dell’acquario saranno felici di averne diversi a disposizione.
Le piante
Per quanto riguarda le piante, tutto sommato abbiamo già anticipato il discorso precedentemente. Potete utilizzare soprattutto piante alte a stelo come l’Egeria Densa e il Ceratofillo (anche se è in origine una pianta galleggiante): abbiate l’accortezza di posizionarle nella zona di fondo della vasca considerando che raggiungeranno presto la superficie ed avranno una crescita enorme. In questo caso potete produrre molte talee e ripiantarle per infoltire il boschetto che volete creare, ma fate attenzione che tutti gli steli ricevano abbastanza luce, altrimenti perderanno le foglie alla base e marciranno. L’importante che li mettiate ad una certa distanza l’uno dall’altro. Quando gli steli vecchi verranno rimossi, avrete sempre una ricca presenza di steli giovani e vigorosi e non sarà alterato minimamente il progetto iniziale. Nella zona di centro potete inserire piante a stelo di crescita meno elevata, come per esempio Lysimachia Nummularia. E’ una pianta meravigliosa che contrasterà bene con l’altezza e consistenza di quelle da fondo. Sul fondo in primo piano potete scegliere l’Eleocharis Acicularis, senza esagerare, darà l’idea della sporadica diffusione di erba acquatica sul fondo del lago. Infine, scegliete una buona pianta galleggiante, in base anche alle dimensioni della vasca che volete allestire: specie come la Pistia Stratiotes cresce parecchio, mentre la Lemna minor può essere più adatta ad acquari medio-piccoli. Tutte le piante indicate necessitano di luce nella giusta quantità ma non hanno esigenze particolari in fatto di qualità: dotatevi quindi dell’attrezzatura giusta in termini di illuminazione senza esagerare. Investite invece in fertilizzazione di co2 e liquidi a base di ferro.
I pesci
Il biotopo in questione propone molti pesci di grande taglia che difficilmente è possibile allevare in acquario. Pensiamo ad esempio alle dimensioni raggiunte da alcune specie di carpe, tinche e scardole. Quindi non vi resta che ripiegare, si fa per dire, su esemplari più piccoli e gestibili. Ad esempio lo spinarello è un pesce molto interessante sia per i suoi atteggiamenti intraspecifici che per quelli riproduttivi. Inoltre, è davvero particolare osservare la sua difesa del territorio: allorquando si sente in pericolo per la presenza di un potenziale predatore, irrigidisce la schiena formando una piccola fila di spine (da cui il nome) che spaventano l’avversario e renderebbero doloroso il tentativo di farne un sol boccone. Un altro pesciolino interessante è Rhodeus amarus. In particolare colpisce il suo comportamento in presenza di bivalvi in acquario. Infatti il rodeo amara riesce a depositare le uova all’interno dei bivalvi in modo tale che esse si schiuderanno protette dal mollusco e una volta nati, gli avannotti saranno protetti durante i primi cruciali giorni di vita. Quando saranno abbastanza grandi da nuotare da soli usciranno dal “rifugio” per popolare le acque del lago. Porteranno con loro alcune microscopiche piccole cozze che vengono espulse dall’organismo madre: in questo modo verranno trasportate in altre zone del lago e riusciranno a diventare adulte e completare il proprio ciclo vitale. Come vedete anche i bivalvi di acqua dolce possono essere una caratteristica aggiunta al biotopo del vostro acquario. Inserite cozze d’acqua dolce come le Unio o le Anodonta e vedrete che oltre a rappresentare un elemento estetico inusuale, saranno in grado di fornire un’ottima azione filtrante dell’acqua. Non dimenticate infatti, che questi organismi filtratori rimuovono nutrendosi tutte le particelle sospese nell’acqua, avanzi di cibo compresi. Quindi belli, interessanti ma soprattutto utilissimi alla definizione della qualità dell’acqua. Infine non esagerate con i gasteropodi: inserite una specie di lumaca, possibilmente che non danneggi le piante, e cercate di mantenere sempre sotto controllo la popolazione visto che si riproducono spesso e molto. Anche loro vi aiuteranno a mantenere al minimo la presenza delle alghe e quindi anche loro svolgono una funzione di utilità importantissima. Molte addirittura sono necrofaghe, quindi possiamo considerarle spazzine di primo livello per il nostro acquario. Credo che con questi piccoli punti di richiamo visivo, come i bivalvi e i gasteropodi, non sempre presenti in tutti gli acquari, potrete riprodurre fedelmente il fondo e il fascino di un lago europeo.